ciao Gloria
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- Pubblicato: Martedì, 07 Giugno 2016 15:54
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Il mio nome è Alessia D' Alterio , abitavo a Giugliano in Campania, andavo a scuola, svolgevo una vita normale ...come tutti i bambini , ero allegra, vivace, capricciosa, molto ironica , cantavo nel coro delle voci bianche del mio paese . Tutto è iniziato nel mese di maggio del 2011 , precisamente il giorno 13 . La terribile diagnosi è arrivata a soli sette anni e mezzo : glioma intrinseco tronco encefalico IV St. , un tumore incurabile... fulminante . Corse all' ospedale , mesi fatti di una lunga serie di prelievi ematologici, trattamenti chemioterapici e radio . Questa "bollicina" nella mia testa, così la chiamava la mia mamma , ha invaso il mio cervello al punto di togliermi la parola e il movimento . Quei veleni sperimentali per il mio male mi hanno fortemente debilitata nel corpo, ma non nell' anima . Nonostante tutto... la mia gioia di vivere non si è mai spenta, non volevo perdere perché non volevo lasciare sola la mia mamma e i miei cari affetti ,volevo diventare grande ... , non volevo essere trattata da malata ma ho dovuto mollare . Ho perso la mia battaglia , la mia vita è finita il 31 Maggio del 2012 a casa mia, circondata solo dalla mia famiglia. Se il perimetro della mia vita fosse stato di gran lunga misura, magari avrei potuto realizzare il mio unico desiderio ...quello di riuscire ad andare a Lourdes e dire alla Madonnina di farmi guarire per aiutare tutti i bimbi malati, ma soprattutto quelli come me che chiamano" oncologici" .
Martina era una bambina che all’età di sette anni e mezzo ha dovuto affrontare per la prima
volta ospedali e medici sorretta da un coraggio insolito per una bambina così piccola. Si
apprestava a combattere un nemico che non perdona, un nefroblastoma o semplicemente
CANCRO, con gran determinazione era decisa a vivere la sua vita giorno per giorno come un
dono prezioso, fece di una canzone ”Non mollare mai” di Gigi D’alessio la sua filosofia di vita e
affrontò con questo motto tutto quello che i medici e le terapie le imponevano aiutando nello
stesso tempo i bimbi che incontrava nel reparto e dando a noi genitori, anche se distrutti da
tutto ciò, una forza immensa, era lei che infondeva coraggio e speranza, sempre pronta a
scherzare e a sorridere, coglieva di ogni cosa , il lato umoristico per farci stare allegri. Vederla
soffrire ci ha portato a rivolgerci a Dio sempre più spesso e con la fede di chi crede
ciecamente, abbiamo chiesto il suo aiuto che purtroppo non è avvenuto con la sua guarigione.
Amava tanto gli animali, tanto da intraprendere delle vere lotte per essi, avrebbe fatto di
sicuro la veterinaria se glielo avessero concesso. La malattia l’ha fermata a nove anni per
sempre